L'Eremo di San Michele si trova nel cuore del Parco Alto Garda Bresciano, in posizione isolata circondato dalla Foresta Gardesana Occidentale, la più grande foresta demaniale della Regione Lombardia.
La valle di San Michele si trova ai piedi del Monte Tremalzo, confine con il Trentino e la Valle di Ledro.
Si lascia l'auto nel parcheggio in prossimità del Caseificio Alpe del Garda a Polzone di Tremosine e ci si incammina lungo la stradina in direzione malga Lorina, costeggiando, nel tratto finale, il torrente San Michele, che scende da Tremalzo.
Il tracciato è pressoché pianeggiante, all'altezza di un piccolo lago artificiale, ci si trova di fronte ad un bivio e si imbocca la strada sulla destra, in direzione di Tremalzo.
Dopo una decina di minuti di cammino si trova l'indicazione dell'eremo di San Michele, su una strada lastricata.
In pochi minuti il sentiero conduce all'eremo che merita una visita.
A Vesio, frazione di Tremosine, si parcheggia a poche centinaia di metri fuori del paese, nel piazzale sulla strada verso la valle di Bondo, al bivio della "santella" votiva (mt.657).
Da qui, in bici, o a piedi, si gira a sinistra sullo sterrato che costeggia il maneggio e che sale attraverso la pineta con segnavia n.106 che corrisponde alla strada forestale che offre magnifiche panoramiche sull'altopiano di Tremosine e sul Garda.
Raggiunta quota mt. 940, la via si spiana procedendo con leggeri saliscendi e puntando con decisione verso nord; il lago rimane alle spalle, e il panorama si apre ora verso le frastagliate montagne dell'entroterra, dominate dalle creste che dal Tremalzo scendono a passo Nota.
Raggiunto il punto più alto a quota mt.1305 (segnavia n.102), si scende passando di fianco ad un minuscolo e suggestivo cimitero di guerra.
Passo Nota, caratterizzato da una monumentale faggeta, dista poche centinaia di metri (segnavia n.121- quota mt.1208 - 1 ora e mezza di cammino).
Sopra al Passo si trova il Rifugio Nota, del gruppo alpini di Vesio di Tremosine. Si oltrepassa il rifugio, lasciandolo sulla sinistra, e si prosegue camminando lungo la strada che punta ad est; attraverso piacevoli vallette sospese (segnavia n.421).
Si continua il percorso verso la "Bocca dei Fortini", per raggiungere il Rifugio Baita Segala sovrastato dalla rocciosa mole del monte Carone, altro piacevole punto per una sosta ristoratrice (0.20-1.50).
La passeggiata prosegue lungo la sterrata che diventa sentiero e si avvicina al lago (segnavia n.422), fino allo straordinario punto panoramico di Cima Mughera (se si percorre in bici conviene lasciarla un centinaio di metri prima, sul sentiero principale, per proseguire nell'ultimo tratto a piedi sul segnavia n. 101- h.0.15-2.05).
Si torna a passo Nota (h. 0.40-2.45) da dove si scende sulla strada sterrata che passa di fianco del Rifugio Fratelli Pedercini.
La strada, a tratti asfaltata e percorribile anche con le auto, scende nella verde valle di Bondo, ricca di ruscelli e piccoli torrenti, terminando nell'ultimo tratto tra campi coltivati che, in caso di periodi prolungati di pioggia, danno origine al laghetto temporaneo di Bondo.
Da qui, si risale al punto di partenza (h. 0.45-3.30).
Durata del percorso: andata e ritorno 45 minuti in bici e 3 ore e mezza a piedi
Difficoltà: facile
A Tremosine (BS) si può scegliere di fare il sentiero n. 267, una delle tappe dell'itinerario della Bassa Via del Garda.
Con l'auto si arriva a Pregasio (m 478) dove si parcheggia.
A fianco di un negozio di alimentari inizia una strada con il fondo in cemento che punta verso l’interno e presto la vista del lago e della costa scompare per lasciare il posto all' ambiente collinare ondulato dell'altopiano.
Seguendo la stradina, ora sterrata, si prosegue camminando verso nord fino a toccare la Bocchetta di Nevese (h.0,40), da cui si discende sull’altro versante con vista sulla Valle di Bondo e sui numerosi nuovi insediamenti residenziali che la precedono.
Procedendo sempre verso nord, dopo poco più di un chilometro, giunti a un bivio, si tiene la destra per Secastello e da qui, in sequenza si toccano le altre frazioni di Sompriezzo (bello il panorama dalla vecchia fontana), Musio (delizioso, con le case in pietra ben restaurate), e infine Priezzo, posto sulla strada provinciale (h. 0,50-2,05 da Pregasio).