Immagini e informazioni sul Palazzo da vedere a Isola del Garda

Elegante e sofisticata, circondata da un parco secolare, la Villa di Isola del Garda, lago di Garda sponda bresciana,sembra un Palazzo delle favole.
L'Isola del Garda, dopo la dominazione romana, di cui restano solo le lapidi della necropoli, era stata abbandonata e per lungo tempo fu rifugio dei pirati, che assaltavano le imbarcazioni che percorrevano le rotte del lago di Garda.
Delle abitazioni probabilmente costruite dai Frati di San Zeno di Verona a cui l'isola venne donata nel IX secolo e dove questi abitarono per alcuni secoli, non rimane traccia, mentre sono ancora visibili le grotte scavate nella roccia dai Frati Minori di San Francesco che ebbero qui un romitorio nel XIII secolo.
Nei documenti storici si trovano notizie degli abitanti dell'Isola del Garda; nel 1429 vi giunse san Bernardino da Siena, che in veste di vicario generale dell'ordine francescano fece trasformare il romitorio in un vero e proprio monastero, progettando la chiesa, il chiostro, le celle e i giardini.
L’isola divenne un importante centro religioso e di spiritualità dove si fermarono personaggi illustri l'ultimo dei quali il teologo francescano padre Francesco Licheto che, a partire dal 1470 vi istituì una scuola di teologia e filosofia.
Alla morte del teologo, il convento perse il suo richiamo, rimanendo semidisabitato e, dal 1778 l'Isola fu abbandonata di nuovo a sè stessa diventando una Riserva di Caccia dei ricchi e nobili proprietari.
Nel 1817 il proprietario conte Luigi Lechi di Brescia, si fece costruire una residenza sulle rovine del monastero e nel 1830 costruì il porticciolo.
L'aspetto elegante e grandioso della odierna costruzione è dovuta al duca genovese Gaetano de Ferrari ed alla moglie, l'arciduchessa russa Maria Annenkoff, che si dedicarono alla progettazione ed alla realizzazione del parco, con la costruzione di muri di contenimento verso il lago, il trasporto di terra fertile.
Il risultato è l'impiantato di un parco sontuoso, con eleganti terrazze decorate da bossi potati artisticamente, mescolate ad angoli informali di gusto romantico, all'inglese, dove sono state sistemate piante arrivate da ogni parte della terra: dalle sequoie ai cipressi di palude, dai cedri dell'Atlante a quelli dell'Himalaya, mescolati a limoni, olivi, cipressi e alberi da frutto.
De Ferrari che incaricò della costruzione l'architetto Rovelli, anche lui genovese, non vide il termine dei lavori nel 1903 perchè morì nel 1893.
L'edificio, un imponente e complesso palazzo in stile neogotico - veneziano che ricorda il Palazzo Ducale di Venezia, come era di moda nel primo Novecento, è ornato da belle terrazze ed è composto da una sessantina di sale saloni che la Famiglia Cavazza abita parzialmente e stà restaurando pezzo per pezzo.