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Come la maggior parte dei Borghi della Valtenesi, Moniga del Garda ha il suo Castello, simile agli altri per la pianta e le strutture murarie, ma molto meglio conservato. La ragione di questa buona conservazione sta nel fatto che la sua funzione non era difensiva, ma di rifugio in particolari situazioni di pericolo. Il castello di Moniga del Garda, lago di Garda sponda bresciana, si trova nella parte occidentale dell'abitato, su una leggera altura, non come altre costruzioni simili, che sono costruiti sul ciglio di una scarpata, ma sulla strada che collega alcuni dei castelli circostanti. Forse per la sua posizione poco strategica non ha mai ospitato l'abitazione di un Signore, cosa che gli ha risparmiato assalti di conquista, preservandolo da profonde trasformazioni architettoniche. Il castello venne edificato nel X secolo per difendere la popolazione dalle invasioni degli Ungari. Gli Ungari o Magiari erano una popolazione originaria degli Urali che, per un periodo di circa sessant'anni, devastarono l'Europa centrale e del sud-est, durante le loro incursioni primaverili. Questi barbari non erano grandi guerrieri, ma solo dei predoni che, dopo l'inverno, intraprendevano grandi incursioni a danno dei popoli stanziali. La loro tattica era semplicemente quella di muoversi velocemente, razziando tutto quello che trovavano sulla loro strada senza fermarsi a combattere, per poi fare ritorno alle loro terre carichi di bottino. Anche se l'invasione degli Ungari (o Magiari) fu l'ultima invasione barbarica che subì l'Europa, i paesi che erano stati oggetti a quelle scorrerie restarono per molti decenni in preda alla paura che spinse la popolazione dei vari borghi a rinchiudersi in tante piccole comunità che cercavano di sopravvivere. La fine del mondo, predicata dai cristiani, in quell'epoca, sembrava veramente vicina e l'uomo cercava la propria salvezza individuale. La costruzione del Castello di Moniga aveva proprio lo scopo di difendere con le sue mura gli abitanti che vi si rifugiavano con i loro averi all'arrivo dei predatori il cui arrivo era segnalato dalle torri dei castelli della Valtenesi. Dopo le calate degli Ungari del X secolo, il castello venne abbandonato e lasciato così al suo destino di decadenza. Nei secoli successivi venne utilizzato dagli abitanti e dai pastori come deposito e rifugio per gli animali, diventando una specie di bivacco e terra di nessuno, mentre il destino politico di Moniga rimaneva legato alle vicende della repubblica di Venezia di cui ha condiviso la sorte; Moniga, pur appartenendo alla provincia di Brescia, fa ancora capo alla diocesi di Verona. Il castello, nella forma e struttura come lo vediamo ora, con i merli ghibellini, orti e case all'interno, risale alle modifiche fatte fra il XIV ed il XV X secolo. All'interno della cinta muraria, rettangolare con un perimetro di circa 280 metri, sono state costruite quattro file di abitazioni private, alcune con piccoli orti, mentre il portale d'ingresso, situato sulla parte settentrionale delle mura, è stato utilizzato come torre campanaria per la vicina Chiesa Parrocchiale. Il terreno agricolo che circondava il castello è stato trasformato dal Comune in un Parco Pubblico che costituisce una piacevole passeggiata in tutte le stagioni ed una piacevole zona di divertimento musicale in estate. Correlati: Foto del castello di Moniga
Tag: Guida al castello di Moniga sul lago di Garda, Burgen Gardasee, Castles Garda Lake