Si può arrivare al Vittoriale Dannunziano:
In auto:
-Si può raggiungere in auto Gardone Riviera, dove c'è il Vittoriale, provenendo da Nord con l'autostrada del Brennero A22, uscita a Rovereto Sud, per poi arrivare a Riva del Garda e proseguire sulla SS45bis fino a Gardone Riviera.
- Per chi arriva da sud, si può percorrere l'autostrada A4, uscita a Brescia Est, e poi proseguire con la tangenziale in direzione Salò, quindi imboccare la SS45bis costeggiando il Lago di Garda fino ad arrivare a Gardone. Il Vittoriale poi è ben segnalato.
Nei giorni festivi e in estate questa strada, meglio conosciuta come Gardesana Occidentale, può essere molto trafficata, quindi è possibile trovare code.
In treno:
Raggiungere il Vittoriale in treno non è molto comodo, in quanto la stazione ferroviaria più vicina è quella di Desenzano o Brescia.
Si arriva poi a Gardone, e di conseguenza al Vittoriale, prendendo gli autobus di linea che costeggiano tutta la gardesana.
Prima di visitare il Vittoriale è meglio prenotare la visita ed evitare i periodi in cui ci sono in gita le scolaresche o nei giorni festivi.
I parcheggi attorno al Vittoriale sono tutti a pagamento, occorre sempre acquistare il biglietto da esporre ben in vista per evitare multe salate.
Il "Vittoriale degli Italiani" è una cittadella monumentale che si estende per circa nove ettari, nel Comune di Gardone Riviera sulla sponda occidentale del Lago di Garda a pochi chilometri da Brescia.
Cosa vedere al Vittoriale
Si può vedere la Cittadella di Gabriele D'Annunzio che è immersa nel verde di giardini e parchi, ben tenuti e aperti al pubblico, che si estendono su una superficie di circa 11 ettari e preservano l'immagine di quel "locus amoenus" tanto cara al Poeta.
Si accede alla Cittadella dal lato destro della Prioria, la casa-museo di Gabriele D’Annunzio, lussuosa costruzione dall'antica facciata settecentesca che propone un percorso iniziatico nelle sue innumerevoli stanze, fra presenze simboliche che sottolineano il valore sacrale della casa dannunziana.
La Casa di D'Annunzio è da vedere! Non si può visitare il Vittoriale senza ammirare la casa-museo, visita che va prenotata.
Tutte le visite sono guidate, a numero limitato e vanno prenotate.
All'esterno della casa troneggia la mole di pietra e di ferro della Nave Puglia, con la prua in direzione dell’Adriatico, l’Auditorium, il Mas, il Mausoleo, ispirato ai tumuli funerari di etrusco-romani e la Torre San Marco.
La storia del Vittoriale
Il Vittoriale degli Italiani fu la casa del Poeta Gabriele D'Annunzio.
La sua costruzione risale al 1921 mentre nel 1938, grazie alla collaborazione con l'architetto Gian Carlo Maroni, D'Annunzio affidò il compito di chiudere le sue "memorie" in una "custodia di pietra".
Il Vittoriale di D'Annunzio non è però solo la casa dove Gabriele d'Annunzio visse i suoi ultimi anni, ma un vero e proprio museo in cui sono contenute reliquie, ricordi, cimeli e tracce del suo "esagerato" vivere.
Il 4 Settembre 1917 il poeta vola sul Lago di Garda e scrivi alcuni versi commossi:
"Tutto è azzurro, come un'ebbrezza improvvisa, come un capo che si rovescia per ricevere un bacio profondo. Il lago è di una bellezza indicibile."
Il Governo Italiano che ha espropriato nel 1918 il proprietario Henrich Thode, l'affida a D'Annunzio, che vuole fare di questa dimora il luogo dove "riporvi i resti dei miei naufragi" con l'accordo che questa tornerà allo Stato Italiano dopo la sua morte.
D'Annunzio, il vecchio, fantasioso poeta-guerriero, costruisce intorno al suo mito una piccola città museo che fa del Vittoriale oggi una delle mete più visitate da turisti da tutto il mondo.
Entro queste mura D'Annunzio visse gli ultimi 16 anni della propria esistenza, scrisse, meditò, si interrogò sulla propria vita, pianse la perduta giovinezza e la discesa inesorabile del tempo.
Visse rinchiuso nella penombra della sua villa, poiché a causa di una ferita all'occhio era divenuto foto fobico o semplicemente da buon esteta non voleva accettare l'onta della decadenza del suo volto. Sperava di ingannare con l'oscurità i sensi e vivere nuovamente quel vigore che ancora sentiva.
Scriveva negli ultimi giorni della sua vita...
"Io resto con il nulla che mi sono creato...La passione in tutto.
Desidero le più lievi cose perdutamente, come le più grandi. Non ho mai tregua".
Parole e frasi di Gabriele D'Annunzio sul Vittoriale
"...io son venuto a chiudere la mia tristezza e il mio silenzio in questa vecchia casa colonica, non tanto per umiliarmi quanto per porre a più difficile prova la mia virtù di creazione e trasfigurazione.
Tutto, infatti, è qui da me creato o trasfigurato.
Tutto qui mostra le impronte del mio stile, nel senso che io voglio dare allo stile. Il mio amore d’Italia, il mio culto delle memorie, la mia aspirazione all’eroismo, il mio presentimento della Patria futura si manifestano qui in ogni ricerca di linea, in ogni accordo o disaccordo di colori.
...Ogni rottame rude è qui incastonato come una gemma rara. La grande prova tragica della nave "Puglia" è posta in onore e in luce sul poggio, come nell’oratorio il brandello insanguinato del compagno eroico ucciso.
...Tutto qui è dunque una forma della mia mente, un aspetto della mia anima, una prova del mio fervore."
Orari, prezzi, ingressi, informazioni utili e Foto del Vittoriale